venerdì 7 dicembre 2012

FORO STENOPEICO

 
Con l'uso di una camera oscura portatile abbiamo realizzato un negativo mettendo all'interno della scatola oscura un foglio di carta sensibile.
Il risultato è una fotografia speculare del paesaggio inquadrato in cui le parti più chiare che riflettono più luce, come il cielo, risultano nere, mentre le parti più scure, come i cornicioni della scuola, risultano bianche.
Successivamente abbiamo messo a contatto il negativo con un altro foglio di carta sensibile ed esposto alla luce creando cosi il positivo.
Nel positivo le parti che nel negativo erano bianche risultavano nere mentre le parti nere risultavano bianche, questo perché le parti scure lasciano passare minor luce rispetto a quelle chiare.

 

  camera oscura realizzata con una scotala di biscotti:
 
 
 
 


Negativo :
 
 
Positivo :
 

giovedì 6 dicembre 2012

Visita: Galleria del Premio



Lunedì 26 novembre 2012, insieme alla classe 2°AG del nostro Istituto, abbiamo visitato la Galleria del Premio di Suzzara.
La Galleria del Premio è principalmente una galleria di arte contemporanea, al suo interno è possibile quindi osservare quadri e sculture del Novecento. In questo ultimo periodo, la galleria è caratterizzata da un “clima di emergenza”, perché è diventata una specie di ricovero per le opere d’arte che erano presenti nelle chiese mantovane danneggiate dal terremoto del maggio scorso.

In questa galleria, si è pensato così di fare un’installazione per collocare queste opere e permettere agli spettatori di riuscire a vederle e quindi di viverle. L’idea di questa installazione si sviluppa attorno ad un struttura di tubi innocenti che ricordano i tubi che sorreggono le chiese e i campanili danneggiati dal terremoto stesso. L’installazione prende appunto il nome di “Sotto il terremoto” e già dal primo ingresso nel salone principale del museo si ha la sensazione di camminare sotto i danni provocati dal terremoto.

Durante la visita abbiamo avuto l’occasione di incontrare il curatore della mostra che ci ha spiegato l’idea fondante e le scelte che sono state fatte per realizzare l’allestimento dell’esposizione. La visita si è conclusa con un’attività relativa al suono, alla poesia e al rumore.

Dopo la visita alla Galleria siamo andati nella piazza di Suzzara a vedere parte dei danni causati dal terremoto: la cupola del campanile che è appoggiata a terra e la torre che è tutta rivestita da tubi innocenti.



foto di backstage di Giacomo

 

foto di backstage di Giacomo 



 

foto di backstage di Giacomo

 

foto di backstage di Giacomo




 

foto di backstage di Giacomo 

 

foto di backstage di Giacomo
 
 



foto di backstage di Giacomo
 

sabato 1 dicembre 2012

CAMERA OSCURA PORTATILE


In data 23.11.12 abbiamo realizzato una camera oscura portatile.
Per realizzare la camera oscura abbiamo utilizzato una scatola di scarpe.
Per prima cosa abbiamo colorato l'interno della scatola di nero e abbiamo tagliato uno dei quattro lati della scatola (il lato corto)
Successivamente abbiamo fatto un foro sulla parte opposta a quella tagliata . Questo foro prende il nome di foro stenopeico.
Con la parte tagliata abbiamo realizzatoun visore mobile tagliandone un rettangolo e ricoprendolo con un foglio di carta da lucido per regolare la messa a fuoco.
Il foro permette l'ingresso all' interno della camera oscura di un fascio luminoso che proietta nella parete opposta l'immagine di ciò che c'è di fronte alla scatola.
Questa immagine risulta capovolta e invertita.








Alcune foto di backstage :




venerdì 30 novembre 2012

FOTOGRAMMA


Il fotogramma è un'immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura mediante una tecnica OFF-CAMERA (ovvero senza l'impiego di una macchina fotografica).
Questa fotografica si ottiene mettendo a contatto alcuni oggetti o parti del corpo in un foglio di carta fotosensibile, esponendo il tutto all'azione della luce e immergendo il foglio nei liquidi di sviluppo, arresto, e fissaggio.
Nella parte coperta del foglio la presenza degli oggetti preserva il foglio dall'esposizione della luce, pertanto il sale d'argento presente nella carta non modifica il suo stato.
Nella parte esposta la luce avvia il processo di riduzione dei sali di argento in argento metallico.
Successivamente il foglio fotosensibile viene immerso nello sviluppo. La sua azione nelle parti coperte è nulla dato che il processo non si è mai avviato, mentre nelle parte scoperte il liquido accelera il processo di riduzione e di annerimento dei sali.
In seguito il foglio viene messo a contatto con il liquido di arresto che blocca l'azione dello sviluppo.
Poi viene messo a bagno nel liquido di fissaggio che rende l'immagine inalterabile sciogliendo i sali d'argento non esposti alla luce ovvero quelli preservati dall'azione della luce grazie alla presenza degli oggetti.
Infine il foglio fotosensibile viene sciacquato con acqua corrente e messo ad asciugare.
Il risultato è un impronta bianca su sfondo nero corrispondente alla forma dell'oggetto o della parte del corpo collocato inizialmente sul foglio fotosensibile.
Nel mio caso ho voluto rappresentare un muso di un gatto che ascolta la musica con le cuffiette.
Per realizzarlo mi sono servito di una agganciatrice, di un tappo, di un anello, di una chiavetta e di un paio di cuffiette.




Foto di backstage.
 Un mio compagno mentre illumina il foglio fotosensibile per realizzare l'immagine latente.



 Compagni mentre sviluppano l'immagine.


 
 
 
 
 I fotogrammi realizzati.

giovedì 22 novembre 2012

CHIMIGRAMMA



Le immagini qui sotto sono delle fotgrafie con la tecnica off-camera.
Questa fotografia si ottiene mediante l'azione di sostanze chimiche (sviluppo, arresto, fissaggio) su di una superficie fotosensibile senza prevedere l'utilizzo di una macchina fotografica un' ingranditore o una camera oscura. Il risultato prende il nome di chimigramma.
La carta utilizzata è ricoperta da sali di argento che la rendono fotosensibile perciò se essa viene esposta alla luce i sali si riducono in argento metallico causando un lento ma progressivo annerimento.
Per realizzare un chimigramma si possono usare due differenti processi a seconda del risultato che si vuole ottenere.
Il primo processo consiste nel partire dallo sviluppo disegnando ciò che si vuole e utilizzando il liquido per accelerare il processo di riduzione del sale d'argento in argento metallico. In questo modo osservo subito l'effetto di annerimento e ottengo il disegno nero su uno sfondo bianco.
Successivamente il foglio viene immerso nell'arresto che è utilizzato per arrestare l'azione dello sviluppo ed evitare che questo entri in contatto con il fissaggio.
Poi il foglio viene immerso nel fissaggio che sciogliendo i sali d'argento esposti alla luce, ne impedisce l'annerimento.
Infine il foglio viene passato sotto acqua corrente per lavare il foglio e togliendone ogni traccia dei liquidi .
Il risultato è un disegno nero su sfondo bianco.


Utilizzando il primo processo ho realizzato una bandiera americana nera su sfondo bianco utilizzando un pennello per disegnare




Il secondo processo consiste nel partire dal fissaggio disegnando qualcosa a piacere con il liquido che scioglie il sale d'argento, impedisce la sua trasformazione in argento metallico e rende l'immagine inalterabile impedendo l'annerimento dell'intero foglio esposto alla luce.
Successivamente il foglio viene immerso nell'acqua per togliere il fissaggio poi viene immerso nello sviluppo che annerisce le parti non intaccate dal fissaggio, viene immerso nell'arresto, nel fissaggio e infine risciacquato con l'acqua corrente.
Il risultato è un disegno bianco su sfondo nero.

Con il secondo processo ho provato un disegno astratto formato da linee bianche su sfondo nero utilizzando le dita.



Le fotografie sottostanti ritraggono scene di backstage.

 mentre mettiamo a bagno i chimigrammi.

 

 realizzazione di un chimigramma partendo dallo sviluppo




 

sabato 10 novembre 2012

Autoritratto

 
 
 
 
 


VIDEOCLIP





IO VAGABONDO Nomadi


La canzone "Io vagabondo" è stata cantata dai Nomadi nei primi anni 70’ nel pieno della "rivoluzione" sociale iniziata nel 1968 che stimolava la libertà del uomo e la propria autogestione al di fuori di ogni imposizione famigliare, scolastica e sociale.
Da qui questa canzone accresce la voglia di andare via dalla famiglia considerata come imposizione per rendersi indipendente anche senza un soldo in tasca (ripudio del Dio denaro) ma con la speranza che un altro Dio cioè quello che sta in cielo ci accompagni in un nuovo percorso della vita.
La grandezza di questa canzone sta nel fatto che a distanza di quarant’ anni è ancora molto attuale perché rappresenta un inno alla libertà, alla speranza di un mondo migliore staccato dagli stereotipi della vita (ricchezza, potere, ecc…).
Questa canzone ha accompagnato molte generazioni scandendo la vita di persone di diverse età.

LA MIA INTERPRETAZIONE:
La mia interpretazione del testo si basa su una rivoluzione della propria vita concentrata inizialmente su una propria passione (baseball) che viene coltivata fin dall’ infanzia raggiungendo il massimo del successo.
A quel punto questa persona sente il bisogno di abbandonare tutto quello che fino ad ora era la sua vita per intraprendere un nuovo percorso basato sulla ricerca della propria libertà e del proprio conoscere che passa anche attraverso la rinuncia al denaro e alla propria fama.

SCELTA DELLE TRANSIZIONI:
Per la scelta delle transizioni mi sono basato principalmente sul testo in modo tale da facilitare la comprensione e il collegamento tra la fotografia e la canzone.
Inoltre ho scelto di non inserire alcun effetto di movimento (esempio zoom) sulle fotografie per non concentrare l’attenzione solo su una sola parte visto che credo sia importante e significativa la totale composizione fotografica di tutte le foto.

venerdì 9 novembre 2012

LIGHT PAINTING

 
Light Painting ossia "Disegnare con la luce", è una tecnica fotografica che permette di "dipingere" il nostro soggetto controllando con maestria una sorgente luminosa, proprio come se essa fosse un pennello.
Ecco alcuni esempi che abbiamo realizzato con un esperto di Palermo:




 

STOP MOTION: DANZALAMENTE







 

 
 
 
 
 
 
 
Questo video è stato realizzato con la tecnica dello stop motion dai miei compagni in occasione del festival DANZALAMENTE.
Il passo uno o stop motion sfrutta una particolare cinepresa che impressiona un fotogramma alla volta, azionata dall'operatore/animatore. Con questo processo è quindi possibile animare dei cartoni animati, riprendendo composizioni di fogli lucidi; oppure realizzare una ripresa a passo uno, focalizzando l'attenzione su dei pupazzi (fissi, snodabili, di plastilina, eccetera).
Perché la ripresa una volta proiettata risulti fluida all'osservatore, sono necessarie molte pose; il numero esatto di pose, e quindi, di fotogrammi dipende dal formato di destinazione: cinema, PAL, NTSC. L'immagine cinematografica richiede 24 fotogrammi al secondo, l'immagine televisiva europea (PAL) ne usa 25, l'immagine televisiva americana (NTSC) ne impiega 30 e lo scomodo formato drop frame ne adotta 29,97 al secondo.
Qui sotto sono riportate foto di backstage.
 








sabato 3 novembre 2012

Che cos'è la fotografia ?


La fotografia serve a suscitare emozioni.
 
 



 

La fotografia è una combinazione di luci, oggetti, persone che uniti suscitano diversi sentimenti.